LUCA GALANTINI | La rigida postura assunta dal Giappone di Fumio Kishida in merito alla questione ucraina ha spinto la Federazione Russa ad annunciare il suo ritiro dai negoziati con il paese nipponico sul trattato di pace, atteso ormai da 77 anni[i]. Mosca e Tokyo non hanno infatti mai formalmente posto fine alle ostilità della Seconda Guerra Mondiale, principalmente a causa della disputa territoriale sul possesso delle isole Curili. Si tratta di un arcipelago costituito da più di cinquanta isole situate tra l’isola giapponese di Hokkaidō e la penisola russa della Kamčatka, “Territori Settentrionali” secondo la dicitura di Tokyo.

Fonte: Limes – Rivista Italiana di Geopolitica (2021)[ii].
Il 21 marzo, il Ministero degli Affari Esteri russo ha dichiarato che “date le condizioni attuali la Russia non intende continuare i negoziati con il Giappone per un trattato di pace”, citando le “posizioni apertamente ostili” e i “tentativi di Tokyo di danneggiare gli interessi del nostro paese” quali motivazioni della decisione di Mosca. Nello stesso giorno, la Federazione Russa si è ritirata anche dai colloqui con il Giappone su alcuni progetti economico-commerciali congiunti proprio sulle isole Curili, ponendo altresì fine al regime di esenzione del visto per i cittadini giapponesi che intendono visitare l’arcipelago[iii].
Le origini di tale disputa territoriale – che riguarda nello specifico le quattro realtà meridionali dell’arcipelago, ovvero le isole di Iturup, Kunašir, Šikotan e il gruppo di isolette Chabomai – risalgono alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Eppure, la sovranità sull’area è stata al centro dei contatti diplomatici tra i due Paesi sin dalla seconda metà dell’Ottocento[iv]. Con il Trattato di Shimoda del 1855, l’Impero russo e quello giapponese stabilirono sia un’amministrazione congiunta sull’isola di Sachalin, sia una spartizione delle Curili che attribuiva alla Russia l’intero arcipelago ma riconosceva la sovranità del Giappone sulle quattro isole più vicine al suo territorio. Il Trattato di San Pietroburgo del 1875 rettificava pacificamente l’intesa raggiunta vent’anni prima tra i due Paesi, operando uno scambio di territori. In cambio della rinuncia a qualunque pretesa sull’isola di Sachalin da parte del Giappone, a quest’ultimo veniva riconosciuta la piena sovranità sull’intero arcipelago delle Curili. In seguito alla storica disfatta delle forze armate zariste nella guerra russo-nipponica del 1904-1905, con il Trattato di Portsmouth il Giappone non solo si vide confermare il possesso delle isole Curili, ma acquisì anche la sovranità sulla metà meridionale di Sachalin.
Si giunse così alla Seconda Guerra Mondiale. Durante la Conferenza di Jalta del febbraio 1945, l’Unione Sovietica si impegnò ad entrare in guerra contro l’Impero giapponese entro due o tre mesi dal termine delle ostilità in Europa, raggiungendo con gli altri Alleati un’intesa sulla sovranità sovietica sulle isole Sachalin e Curili a fine conflitto. In ottemperanza agli accordi presi, tra l’agosto e il settembre del 1945 l’Armata Rossa occupò i suddetti territori per assicurarsi il definitivo controllo sugli stretti di fronte alla base navale di Vladivostok. Quest’ultima era sede della flotta sovietica del Pacifico ed era fondamentale per il controllo dell’area settentrionale del Mar del Giappone e dell’Oceano Pacifico nord-occidentale. Ciò che rende strategico il possesso delle isole Curili è il fatto che quest’ultime si trovino esattamente nel punto in cui le correnti oceaniche fredde e calde si incontrano, impedendo alle acque dello stretto di congelarsi e quindi rendendo possibile alla flotta russa di accedere all’Oceano Pacifico durante tutto il corso dell’anno. Il Trattato di San Francisco del settembre 1951, che sanciva la pace tra il Giappone e quasi la totalità degli Alleati, non risolse la questione. L’Unione Sovietica non firmò infatti il trattato di pace con il Paese nipponico, anche perché il documento, se da un lato imponeva al Giappone di rinunciare al dominio su numerosi territori quali Corea, Hong Kong, Taiwan, Spratly, Pescadores, Sachalin e Curili, dall’altro non specificava quale nuovo Stato vi avrebbe esercitato la sovranità. In altre parole, il suddetto accordo di pace con il Giappone non menzionava la sovranità sovietica sulle isole Sachalin e Curili, sebbene Mosca abbia continuato ad occupare e amministrare l’intera area come Oblast’ di Sachalin. Nonostante il ripristino delle relazioni diplomatiche tra Unione Sovietica e Giappone nel 1956, tra le parti non è mai stato firmato un vero e proprio trattato di pace proprio a causa della controversia sulla sovranità delle isole meridionali delle Curili, tuttora reclamate dal Giappone – che invece rinuncia a qualunque pretesa sul resto dell’arcipelago e l’isola di Sachalin.
Il 22 marzo, il giorno dopo l’annuncio del Ministero degli Affari Esteri russo, il Primo Ministro giapponese Fumio Kishida ha definito “ingiusta” e “completamente inaccettabile” la decisione della Mosca di ritirarsi dai negoziati sul trattato di pace e di congelare i progetti economico-commerciali congiunti relativi alle isole Curili. Kishida ha inoltre aggiunto che l’attitudine di Tokyo sulla questione del trattato di pace con Mosca è rimasta invariata, ma rimarcando che “il Giappone deve continuare risolutamente a sanzionare la Russia in cooperazione con il resto del mondo”. Contestualmente, il Viceministro degli Affari Esteri giapponese Takeo Mori ha convocato l’Ambasciatore russo a Tokyo Mikhail Galuzin presso il dicastero per presentargli una protesta ufficiale[v].
L’invasione russa dell’Ucraina ha quindi avuto ripercussioni immediate sui rapporti Russia-Giappone, congelando il dialogo sulla fine formale delle ostilità tra i due paesi occorse nel secolo scorso. Se nel recente passato la necessità del Giappone di contenere l’avanzata cinese nell’Oceano Pacifico avrebbe potuto portare a un’inaspettata apertura verso la Russia, l’attuale congiuntura internazionale ha invece rilanciato uno dei principali fattori di tensione tra Mosca e Tokyo.
[i] In seguito all’invasione dell’Ucraina da parte delle forze armate russe, Tokyo ha imposto sanzioni su 76 individui russi, 7 banche commerciali e altri 12 enti di Mosca. Inoltre, il Giappone ha annunciato l’intenzione di revocare lo status commerciale di “nazione più favorita” della Russia, di vietare l’importazione di determinati prodotti russi e di ampliare l’ambito del blocco dei beni contro le élite russe. “Japan imposes sanctions on 17 more Russians, including billionaire”, Reuters, 16/03/2022, https://www.reuters.com/world/asia-pacific/japan-sanctions-17-russians-by-regulating-payments-capital-transactions-mof-2022-03-15/ (23/03/2022). Cfr. “Japan protests Russian halt to World War Two peace treaty talks”, Reuters, 22/03/2022, https://www.reuters.com/world/russia-halts-japan-peace-treaty-talks-over-sanctions-2022-03-21/. Cfr. https://www.ispionline.it/it/pubblicazione/il-giappone-scopre-le-sue-carte-nella-guerra-ucraina-33902 (23/03/2022).
[ii] Mauro De Boni, “Gli USA entrano nella contesa tra Russia e Giappone per le Curili”, Limes – Rivista Italiana di Geopolitica, 04/01/2021, https://www.limesonline.com/rubrica/curili-scontro-usa-russia-giappone-cina-guerra (24/03/2022).
[iii] Camilla Canestri, “Mosca: interrotti i negoziati sul trattato di pace con il Giappone”, Sicurezza Internazionale (LUISS), 21/03/2022,https://sicurezzainternazionale.luiss.it/2022/03/21/mosca-interrotti-negoziati-sul-trattato-pace-giappone/ (23/03/2022). Cfr. Claudio Del Frate, “Russia-Giappone: interrotte trattative di pace (per la Seconda Guerra Mondiale)”, Corriere della Sera, 23/03/2022, https://www.corriere.it/esteri/22_marzo_23/russia-giappone-interrotte-trattative-pace-per-seconda-guerra-mondiale-06c7fac4-aa89-11ec-89dc-0e9cfd23fb65.shtml (23/03/2022).
[iv] “Japanese Territory”, Ministry of Foreign Affairs of Japan, 04/04/2014, https://www.mofa.go.jp/region/europe/russia/territory/ (23/03/2022). Cfr.Jun Isomura, “Non ridateci le Curili”, Limes – Rivista Italiana di Geopolitica, 12/03/2018, https://www.limesonline.com/cartaceo/non-ridateci-le-curili (23/03/2022).
[v] Gianluca Modolo, “La Russia interrompe i colloqui con il Giappone per far finire la Seconda guerra mondiale”, La Repubblica, 22/03/2022, https://www.repubblica.it/esteri/2022/03/22/news/giappone_russia_sto_ai_colloqui_per_far_finire_la_seconda_guerra_mondiale_e_accordarsi_sulle_isole_contese-342412240/ (23/03/2022). Cfr. “Vice-Minister for Foreign Affairs Mr. MORI summons Mr. Mikhail Y. GALUZIN, Ambassador of the Russian Federation to Japan”, Ministry of Foreign Affairs of Japan, 22/03/2022, https://www.mofa.go.jp/press/release/press4e_003103.html (24/03/2022).
Fonte imagine di copertina: “Russia’s invasion of Ukraine prompts Japan to rethink security strategy toward Moscow”, World News Times, via Reuters. https://worldnewstimes.com/russias-invasion-of-ukraine-prompts-japan-to-rethink-security-strategy-toward-moscow/
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