REBECCA ROMAGNOLI | Le ultime elezioni parlamentari hanno acceso in Libano una speranza rinnovata per il tanto atteso cambiamento politico strutturale, senza tuttavia far sperare in una concreta e funzionale alternativa. Quello che si apre davanti al “Paese dei Cedri”, colpito da una crisi eterogenea e disastrosa, sarà potenzialmente un futuro politico complesso, faticoso e incerto.
L’alleanza tra Russia e Iran è meno forte di quello che può sembrare
DIEGO GAROFALO MCBRITTON | Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una intensificazione dei rapporti bilaterali tra Teheran e Mosca, tant’è che l’Iran è stato uno dei primi Paesi che ha dichiarato il proprio supporto all’invasione dell’Ucraina da parte russa. Nonostante ciò, il raggiungimento di un nuovo accordo sul nucleare è la priorità per l’Iran e quindi il successo, o il fallimento, dei negoziati di Vienna sarà uno spartiacque per la politica estera iraniana.
La guerra tra Ucraina e Russia rischia di far saltare gli equilibri geopolitici della Turchia
PAOLA GIANNETTI | A causa dell’invasione militare russa in Ucraina, il difficile equilibrio diplomatico del Presidente Erdogan potrebbe tradursi in un vero e proprio disastro geopolitico. Con la NATO a ovest e la Russia a est, quanto accaduto lo scorso 24 febbraio presenta il conto alla politica ambivalente della Turchia.
La politica estera turca negli ultimi venti anni – Intervista a Federico Donelli a cura di Vanni Rosini
Negli ultimi venti anni, la politica estera turca è andata incontro ad un processo di ridefinizione nell’ambito del passaggio da una West-oriented policy ad una multi-oriented policy. Con Federico Donelli – ricercatore postdoc in Relazioni Internazionali presso l’Università di Genova – tenteremo di tracciare una panoramica della politica estera turca nelle ultime due decadi, concentrandoci sul contesto mediorientale e africano.
La crisi economica e il ruolo degli Hezbollah in Libano
La devastante crisi economica che ha colpito il Libano negli ultimi due anni sta avendo un escalation preoccupante. Fondamentale risulta essere il ruolo di Hezbollah con la sua influenza non solo politica ma soprattutto economica.
La questione della “Legge fondamentale: Israele quale stato-nazione del popolo ebraico” nella formazione del nuovo governo
REBECCA ROMAGNOLI | La campagna elettorale, il successo politico del Ra’am e le consultazioni per la formazione del nuovo governo israeliano hanno costituito un terreno fertile per tornare a discutere della “Legge fondamentale: Israele quale stato-nazione del popolo ebraico”, dei diritti civili e dello status socio-economico della minoranza araba di Israele.
L’idea di mondo musulmano: realtà o illusione geopolitica?
VANNI ROSINI | L’idea di mondo musulmano inteso come entità culturale, religiosa e geopolitica coesa e organica al proprio interno dà forma a studi, pubblicazioni e discorsi di leader politici. Questa idea, strutturatasi nell’età della globalizzazione imperiale del XIX secolo, si è articolata seguendo un processo alterno e contraddittorio che ha progressivamente rivelato la sua illusoria natura di repertorio di simboli e discorsi contingenti, incapaci di incidere significativamente sul piano geopolitico e strategico.
La politica estera della Turchia dal kemalismo al neo-ottomanesimo
CHIARA CORRADI | L’azione estera turca nella regione mediterranea e medio-orientale sorprende per l’inedita assertività e, soprattutto, perché rischia di alienare il paese dagli alleati occidentali e di isolarlo vis-à-vis gli altri attori dell’area. Il cambiamento di rotta turco però non è casuale né risponde a velleità particolari di Erdogan, ma fa parte di una visione strategica più ampia. La Turchia sogna di riacquistare un peso internazionale in un mondo oggi caotico, multipolare e molto diverso da quel che era alla fine della Guerra Fredda.
La ricostruzione in Siria – Intervista a Lorenzo Trombetta a cura di Beatrice Gori
Il 15 marzo 2021 ricorre il decimo anniversario dall’inizio delle proteste contro il regime di Bashar al-Assad e lo scoppio della guerra. Il conflitto non è oggi ancora concluso e la Siria vede sul suo territorio la presenza di numerose forze statuali e non statuali. Con Lorenzo Trombetta - corrispondente da Beirut per ANSA e collaboratore di Limes, Rivista Italiana di Geopolitica - cerchiamo di capire cosa significa parlare di ricostruzione in Siria e quali sono le principali criticità da considerare.
Curdi contro tutti: la difficile sopravvivenza del Confederalismo Democratico nel Rojava
PAOLA GIANNETTI | La sconfitta di Daesh nel 2017 e l’avvento di Trump alla Casa Bianca ha portato gli Stati Uniti a ridefinire la propria strategia in Siria. L’annuncio del ritiro delle truppe americane è arrivato nel 2019 e ha rappresentato il semaforo verde all’operazione turca “Sorgente di pace”. Ciò ha permesso la costruzione di una safe zone lungo il confine turco-siriano utile a Erdoğan per ragioni di sicurezza nazionale e prestigio. A più di un anno dall’offensiva nel nord-est della Siria, tutte quelle zone sono occupate dall’esercito regolare turco e dalle milizie jihadiste alleate e rischiano di mettere fine in modo definitivo all’esperienza rivoluzionaria del Confederalismo Democratico del Rojava.