GIANMARCO RABANI | A metà dicembre dell’anno appena trascorso si è tenuta una visita da parte del Presidente cinese Xi Jinping in Arabia Saudita, dimostrando quanto la Cina, così come la Russia, siano in grado di andare d’accordo contemporaneamente con la Monarchia dei Saud e l’Iran degli Ayatollah, rivali per l’egemonia nel Golfo Persico.
Per il Presidente cinese si tratta della terza visita all’estero dopo uno stop lungo quasi tre anni dovuto alla pandemia da Covid 19, in un momento decisamente propizio per l’Arabia Saudita; la compagnia petrolifera di Stato Aramco ha registrato nel 2022 un aumento dei profitti del 90%, mentre il bilancio pubblico è in attivo di 27 miliardi di dollari.
La nuova tappa dell’avvicinamento tra le due Nazioni ha concretizzato accordi commerciali del valore di 29 miliardi di dollari: il colosso dell’industria hi-tech cinese Huawei giocherà un ruolo importante nel cloud computing in Arabia, un’altra azienda vi produrrà auto elettriche, infine un’altra fornirà batterie all’idrogeno “verde” per la futura smart city che il Principe Mohamed Bin-Salman ha intenzione di costruire.
Proprio la questione energetica è cruciale per i due Paesi, in quanto riconoscono che il mondo dovrà ridurre la dipendenza dai combustibili fossili per ovviare al cambiamento climatico; tuttavia non rinunciano affatto ad una visione pragmatica del processo di transizione, in antitesi alla visione occidentale più intransigente, riconoscono che alcuni tipi di materie prime saranno insostituibili almeno nel medio termine. L’accordo più interessante potrebbe essere di natura monetaria e finanziaria, coinvolgendo proprio una società saudita di energia rinnovabile (Acwa Power) e l’istituto creditizio cinese Industrial and Commercial Bank of China (Icbc): le banche saudite potrebbero usare in maniera sempre più frequente il sistema di pagamento internazionale cinese Cips, diretto rivale dello Swift, che ha sede in Belgio e sotto controllo statunitense, ciò potrebbe portare la Repubblica Popolare a pagare le importazioni del greggio saudita in Renmimbi[i].
Proprio la Cina è il singolo maggior acquirente dell’Arabia Saudita per il petrolio e quest’ultima è allo stesso tempo il maggior fornitore, con 81 milioni di tonnellate esportate nel 2021[ii], ma ci sono anche altri indicatori di natura qualitativa, comprovanti la loro partnership strategica: in primis i due Paesi cooperano nell’ottica dell’iniziativa cinese Belt and Road Initiative e della strategia di sviluppo saudita Vision 2030; il Regno ha, in secondo luogo, fatto richiesta per diventare dialogue partner della Shanghai Cooperation Organization (SCO)[iii], meccanismo di cooperazione di cui fanno parte Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan e Uzbekistan oltre ad altri Paesi osservatori; infine, l’Arabia Saudita ha espresso interesse per far parte dei Paesi BRICS[iv], organizzazione che riunisce alcune tra le maggiori economie emergenti di cui Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa. Riyadh potrebbe rivelarsi un partner fondamentale per Pechino nel tentativo di creare un ordine internazionale al di fuori dell’egemonia degli Stati Uniti.
Con quest’ultimo le forniture di petrolio si sono decisamente ridotte nell’ultimo anno, ed i rapporti sono peggiorati, specialmente dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, l’Arabia Saudita ha più volte manifestato il suo interesse a rimanere in buone relazioni con la Russia, specialmente riguardo all’Opec+[v].
Gli Stati membri dell’associazione hanno deciso tagliare la produzione di circa due milioni di barili al giorno[vi], contro le pressioni di Washington che, al contrario, stava provando a spingere Riyadh ad aumentare la produzione per bilanciare l’aumento dei prezzi sul mercato globale.
La questione rimane aperta dal punto di vista militare, dove sarà più difficile che la Cina rimpiazzi gli Stati Uniti almeno per il momento, dato che non è intenzionata a presentarsi come garante della stabilità nella regione, senza contare che Washington è uno tra i maggiori fornitori di armi all’esercito saudita: solo in agosto l’amministrazione Biden ha approvato una vendita del valore di 3 miliardi di dollari in equipaggiamento militare[vii].
Al momento quindi, l’Arabia saudita non può fare a meno degli Americani per garantire la propria sicurezza, e nemmeno le forze armate cinesi sono in grado di sostituire a breve le flotte Usa come garanti della libertà di navigazione per le petroliere nel Golfo, nel Mar Rosso, nel Mediterraneo e nell’Oceano Indiano; la Repubblica Popolare, come detto inizialmente, ha anche un rapporto strategico con l’Iran, rivale saudita, e non si lascerà facilmente coinvolgere nelle garanzie di sicurezza che ancora Washington è in grado di fornire ai propri partner.
Pechino ha già cominciato comunque a vendere ai sauditi droni, tecnologie missilistiche, e a contribuire al programma nucleare di Riyadh; l’obiettivo di medio termine sarà dotarsi di una base navale nel Mar Rosso.
In conclusione, il summit si è rivelato un successo per Xi, anche se non clamoroso, al contrario sarebbe stato un fallimento se le parti si fossero presentate con richieste al ribasso, il successo è stato invece il mantenimento delle relazioni attuali, un “super successo sarebbe stata la firma di un accordo di libero scambio commerciale Cina-Golfo e in più i primi pagamenti di petrolio saudita in renminbi. Bisognerà capire se ci saranno le condizioni nel prossimo futuro, si tratterebbe di un ulteriore fattore per ponderare le difficoltà critiche che gli Stati Uniti stanno affrontando in Medio Oriente[viii].
[i] https://www.corriere.it/oriente-occidente-federico-rampini/22_dicembre_10/cina-arabia-sempre-piu-vicine-cosa-cambia-la-visita-xi-jinping-riad-12f71846-7899-11ed-826e-c8ce3b8cd17b.shtml?refresh_ce
[ii] https://www.statista.com/statistics/1310953/oil-imports-by-country-china/
[iii] https://www.chinadaily.com.cn/a/202209/21/WS632a4ad3a310fd2b29e78c72.html
[iv] https://www.middleeastmonitor.com/20221019-saudi-arabia-interested-in-joining-brics-group-south-africa-president-says/
[v] https://www.aljazeera.com/news/2022/10/24/analysis-russia-ukraine-war-view-from-saudi-arabia
[vi] https://www.npr.org/2022/10/05/1126754169/opec-oil-production-cut
[vii] https://www.bloomberg.com/news/articles/2022-08-02/awkward-trip-to-saudi-followed-by-3-billion-sale-of-us-missiles#xj4y7vzkg
[viii] https://formiche.net/2022/12/xi-jinping-golfo/
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